La spirale nell’arte: un simbolo universale
Una delle forme che si ripetono più spesso nell’arte ceramica di Antonella Ciapetti è senz’altro la spirale. Un simbolo antichissimo, dai molteplici significati.
Una figura utilizzata da millenni in ogni parte del mondo, il cui significato affonda nella religiosità più arcaica e nelle credenze popolari.
La spirale è uno dei simboli più antichi e misteriosi dell’umanità, e il suo fascino enigmatico continua a porci davanti all’enigma dell’universo.
La via dell’anima
In molte antiche culture la spirale raffigura il percorso che porta l’anima a evolversi e ad arrivare alla conoscenza dell’assoluto: la via dell’illuminazione.
Ma è anche un simbolo “femminile”, che si collega alla forza generatrice dell’universo e al mistero della nascita.
Gli anelli concentrici che si espandono da un punto centrale verso l’esterno sono inoltre un simbolo di crescita, rinascita, e rappresentano metaforicamente il legame tra l’umano e il divino.
Concentrarsi a osservare una spirale porta la mente a esplorare se stessa, a rivolgersi al proprio io interiore, e nello stesso tempo immaginare la vastità del creato: una spirale si espande e rivolge il pensiero verso l’infinitamente grande e l’infinitamente piccolo.
Dall’esterno verso l’interno… e ritorno
Un’altra interpretazione delle spirale è il Labirinto, percorso iniziatico che rappresenta la via impervia che l’anima deve affrontare per raggiungere Dio, e per questo presente anche in molte figurazioni cristiane, come la Cattedrale di Chartres.
Un altro significato della spirale è il moto continuo.
Vortice distruttivo o spirito creativo, avvicinamento o allontanamento dal centro, la sua natura senza fine è la ragione principale della sua importanza nell’iconografia di tutti i popoli, dalla preistoria in poi.
Le spirali in natura
Anche la scienza lo ha confermato: l’universo si muove a spirali.
Basta osservare una qualunque immagine della nostra galassia per poterne ammirare la forma spiraliforme e il suo continuo espandersi verso l’infinito.
Ma le spirali, in natura, sono ovunque: dalle conchiglie al movimento degli elettroni, dalle impronte digitali alla forma degli uragani, dai vortici che possiamo vedere in una bolla di sapone fino al vorticare dell’acqua di un mulinello e al volo dei rapaci.
Le spirali nell’arte
È incredibile come questo simbolo antichissimo unisca le culture di popoli di tutto il mondo, dal Nord Europa degli antichi Celti al Sudamerica, dall’Africa al Mediterraneo.
In generale, rappresentano il movimento del Sole, e appaiono incise sulla pietra dei monumenti che venivano illuminati durante il solstizio e l’equinozio. Raffigurata sulle tombe medievali, simboleggiava in questo caso l’immortalità dell’anima.
Oltre alle straordinarie figurazioni spiraliformi di Newgrange in Irlanda, un monumento unico al mondo, risalente al 3200 a.C, tra le più importanti opere che presentano decorazioni del genere troviamo: Fajada Butte nel Nuovo Messico, la Tomba della scacchiera in Sardegna, le antiche coppe decorate della civiltà Minoica, i capitelli eolici e ionici nell’architettura dell’antica Grecia, il mosaico del XII secolo nell’Abside di San Clemente a Roma.
Le spirali a Geometrie
Le opere della collezione moderna di Antonella Ciapetti vedono il frequente uso di elementi simbolici dal profondo significato, come il sole, il cerchio e, appunto, la spirale.
Uno stile squisitamente contemporaneo che attinge a iconografie millenarie, alla ricerca di una sintesi tra arcaico e contemporaneo.
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